HENRIQUE AVANCINI E ANNIKA LANGVAD SONO I CAMPIONI DEL MONDO MTB MARATHON 2018

Il brasiliano, dopo una stagione da protagonista nella World Cup XCO, vince a sorpresa una gara ad altissima intensità. Monologo invece per la danese, campionessa uscente, che ha accumulato vantaggio fin dal primo GPM. L'Italia chiude con il 5º posto dei tricolori Samuele Porro e Mara Fumagalli.

Auronzo-Misurina (Belluno, Veneto), 15 settembre 2018 – Le Tre Cime di Lavaredo hanno decretato: il brasiliano Henrique Avancini e la danese Annika Langvad sono i nuovi campioni del mondo MTB Marathon.

Il 29enne Avancini, numero 38 nel ranking UCI, ha tagliato il traguardo dopo oltre 5h emozionanti che l’hanno visto sempre nel gruppo di testa. Sul podio anche l’austriaco Daniel Geismayr e il colombiano Hector Paez Leon, compagni di fuga di Avancini fin dal rifugio Auronzo a 2.318m di quota, esattamente dove il percorso rendeva omaggio alle Tre Cime di Lavaredo, Patrimonio dell’Umanità. I soli ad impensierire la leadership dei primi tre sono stati l’americano Howard Grotts, conquistatore del primo GPM sul Monte Agudo, e il campione europeo Alexey Medvedev, mentre la maglia iridata uscente, l’austriaco Alban Lakata, non è stato praticamente mai in gara.

I migliori Azzurri sono stati Samuele Porro e Juri Ragnoli, giunti rispettivamente quinto e nono, che hanno lavorato in coppia per provare a tenere il passo forsennato dei primi ma senza grandi risultati.

Avancini spiega così il suo inaspettato successo: “Sapevo di essere in forma ma ero anche consapevole di essere un outsider. Per giocare al meglio le mie carte ho provato a rompere il ritmo per mettere in difficoltà gli specialisti delle marathon...e penso di esserci riuscito. Arrivo da una stagione intensa nell'XCO ma non mi piace distinguere le discipline! Non ho preferenze: corro cross country, gare a tappe, eliminator e marathon...quindi mi sento prima di tutto un biker e in questa stagione ho provato a dimostrarlo. Certo, non mi aspettavo di chiudere l’anno con un titolo mondiale”.

La gara femminile, che si è chiusa dopo 4h53’, ha avuto invece un andamento completamente diverso. La danese 34enne Annika Langvad, campionessa del mondo uscente, ha condotto una strategia d’attacco fin dai primi strappi. Chilometro dopo chilometro ha continuato ad accumulare terreno sulle principali inseguitrici, l’austriaca Christina Kollmann-Forstener e la polacca Maja Wloszczowska, giunte seconda a 5’19’’ e terza a 12’13’’ al traguardo.

Anche tra le donne, l’Italia si deve accontentare del quinto posto di Mara Fumagalli, mentre il totem norvegese, Gunn-Rita Dahle, si è congedata dalle gare ufficiali con uno splendido quarto posto.

Annika Langvad, dopo lo straordinario argento agli ultimi Mondiali di Cross-Country, ha commentato la sua gara: “È stata davvero dura, sicuramente la più selettiva cui abbia mai partecipato. Ho provato ad essere aggressiva fin dalla prima salita e mi sono stupita d’aver fatto subito il vuoto. Poiché mi sentivo bene ho tenuto il mio passo fino alla fine, riuscendo ad incrementare il distacco dalle inseguitrici”.

Commenta positivamente la prestazione dei suoi atleti il CT della nazionale azzurra Mirko Celestino con il quinto posto di Samuele Porro e di Mara Fumagalli rispettivamente nella gara maschile e femminile: "Ammetto che avevamo altre aspettative, un mondiale in casa lo si vive sempre al top e ti aspetti sempre il massimo, ma questa è la mountain bike. I ragazzi si sono dimostrati all'altezza, abbiamo dei talenti in costante crescita e da questi risultati, non ottimali, partiamo per la rincorsa."

Foto e testo dell'Ufficio Stampa dell'evento